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La Privacy, il diritto TO BE LET ALONE.

Cos'è il diritto di Privacy?
Il diritto di Privacy è il diritto alla riservatezza delle informazioni personali e della propria vita privata, è uno strumento posto a salvaguardia e a tutela della sfera privata del singolo individuo.
E' importante infatti che le informazioni riguardanti la sfera personale siano divulgate con l’autorizzazione dell’interessato.
Questo diritto assicura all’individuo il controllo su tutte le informazioni e i dati riguardanti la sua vita privata, fornendogli nel contempo gli strumenti per la tutela di queste informazioni.

L’istituto nasce negli Stati Uniti nel 1890, e viene elaborato nel nostro paese a partire dagli anni ‘60-’70 come generico diritto alla libera determinazione nello svolgimento della propria personalità.
Il diritto di privacy ha subito un'evoluzione, ed oggi non riguarda solo, la protezione dei dati personali, ma anche il diritto ad esprimere liberamente le proprie aspirazioni più profonde e realizzarle attingendo liberamente alla proprie potenzialità.


La Carta dei Diritti Fondamentali dell'uomo stabilisce che: "1. Ogni individuo ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che lo riguardano. 2. Tali dati devono essere trattati secondo il principio di lealtà, per finalità determinate e in base al consenso della persona interessata o a un altro fondamento legittimo previsto dalla legge. Ogni individuo ha il diritto di accedere ai dati raccolti che lo riguardano e di ottenerne la rettifica. 3. Il rispetto di tali regole è soggetto al controllo di un'autorità indipendente”.

Tra le fonti comunitarie contenenti riferimenti alla privacy ricordiamo la Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 luglio 2002 (2002/58/CE).

Inizialmente, la riservatezza era più che altro un diritto delle persone famose, fino a quando in
Italia non si approvò una legge di tutela della privacy di applicazione generale, trasfusa prima nella legge 675 del 1996 e poi nel Codice in materia di protezione dei dati personali (Codice della privacy) cioè il Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.
E' importante ricordare che oggetto della normativa sulla privacy sono i dati personali, cioè "qualunque informazione relativa a persona fisica, identificata od identificabile, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale". 
Sono sempre dati personali quelli che riguardano la famiglia e altre situazioni personali, il lavoro, le attività economiche, commerciali, finanziarie ed assicurative, i beni, le proprietà e i possessi.
In che modo possiamo dare autorizzazione all'utilizzo di nostri dati personali?
Con il consenso.
Il consenso deve essere libero e consapevole.
Il trattamento deve essere inteso come una qualsiasi operazione, anche svolta senza mezzi elettronici, di raccolta, consultazione, elaborazione, conservazione, organizzazione, modificazione, raffronto, utilizzo, comunicazione, diffusione, cessione, cancellazione, distruzione dei dati, anche se non registrati in una banca dati.
Ogni abuso, riguardante il trattamento dei dati personali, dà luogo al risarcimento dei danni, a meno che non si provi che la causa non sia imputabile.
La novità interessante è una: il 4 maggio 2016 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea i testi del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali e della Direttiva che regola i trattamenti dei dati personali nei settori di prevenzione, contrasto e repressione dei crimini.
Il 5 Maggio è entrata ufficialmente in vigore la Direttiva, che dovrà essere recepita dagli Stati membri entro due anni. Il 24 maggio 2016 è entrato ufficialmente in vigore il Regolamento, che diventerà definitivamente applicabile in via diretta in tutti i Paesi Ue a partire dal 25 maggio 2018.


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